Descrizione Progetto

Sanremo 9 Maggio 2025

Programma dei lavori

13.00 – 13.30 iscrizione candidati e Light Lunch

I sessione “Gli strumenti per operare”

Moderano: Andrea Beltrame – Olsi Begici

14.00 Perché questo Corso? A. Di Biagio, G. Cenderello, G. Abregal

14.15 La rete fast track un motore per la promozione della salute G. Cenderello

14.30 Nuovi scenari epidemiologici B. Bruzzone

15.00 Gli unmet clinical needs nel proporre lo screening A. Di Biagio

15.30 “Test senza frontiere: la psicologia oltre le barriere culturali” W. Morganti

16.00 Coffe break

II Sessione “Come Migliorarci”

Moderano: Monica Marturano – Terenzia Simari

11.15 Terapia del Clostridioides difficile tra Linee Guida e Pratica Clinica

Relatore: Daniele Riccardo Giacobbe

Discussant: Marco Berruti

16.20 Lavorare in contesti critici approccio psicologico,

  • Le emergenze umanitarie. E. Guazzoni
  • S. Egidio e l’attività nelle città ombra M. Cerchiaro
  • La semplicità che supera la complessità: l’utilizzo dei farmaci long acting in terapia ed in profilassi quale approccio per migliorare aderenza. L. Labate
  • Il carcere D. Saracino

17.05 IL GIRO DEL MONDO IN 80 MINUTI (Laboratori pratici con operatori sanitari esperti)

Moderano: Monica Marturano – Terenzia Simari

  • Discussione

18.30 – 19.00 ECM & Wrap—Up
19.00 Chiusura dei lavori

Razionale

Premessa Le infezioni da HIV e HCV rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica a livello globale. Nonostante i progressi nella prevenzione, diagnosi e trattamento, persistono lacune significative nella diagnosi precoce, soprattutto tra le popolazioni migranti e straniere. Queste comunità, spesso vulnerabili per motivi socioeconomici e culturali, possono essere a maggior rischio di infezione, con conseguente ritardo nell’accesso alle cure e peggiori esiti di salute.

Obiettivo del Corso Il corso mira a sensibilizzare e formare i professionisti sanitari sull’importanza di proporre attivamente lo screening per HIV e HCV ai cittadini stranieri, affrontando e superando le barriere culturali, linguistiche e strutturali che limitano l’accesso ai servizi di prevenzione e cura. Attraverso un approccio multidisciplinare e inclusivo, si intende promuovere pratiche cliniche efficaci e rispettose delle diversità culturali, con l’obiettivo di migliorare la salute globale e ridurre le disuguaglianze.

Epidemiologia e contesto Dati epidemiologici evidenziano che le persone migranti possono presentare una prevalenza più alta di infezioni da HIV e HCV rispetto alla popolazione generale, spesso a causa di fattori quali l’esposizione a pratiche mediche non sicure nei paesi d’origine, condizioni di vita precarie e difficoltà nell’accesso ai sistemi sanitari. In Italia, studi recenti hanno mostrato che una percentuale significativa delle nuove diagnosi di HIV riguarda cittadini stranieri, spesso già in fase avanzata di malattia.

Barriere all’accesso e strategie di intervento Le barriere culturali, linguistiche e istituzionali possono ostacolare l’accesso agli screening e ai trattamenti. Molti migranti possono essere riluttanti a sottoporsi a test per paura di stigma, discriminazione o incomprensioni linguistiche. Inoltre, una scarsa conoscenza delle possibilità terapeutiche disponibili e dei percorsi di cura può limitare ulteriormente l’adesione ai programmi di screening.

Per superare queste difficoltà, è fondamentale:

  1. Formare il personale sanitario sulle competenze culturali, per garantire un approccio empatico e non giudicante.
  2. Promuovere campagne informative multilingue e culturally tailored, che spieghino l’importanza dello screening e delle terapie disponibili.
  3. Creare percorsi di accesso facilitato, collaborando con mediatori culturali e organizzazioni del terzo settore.
  4. Integrare lo screening nei servizi sanitari di base, come consultori e ambulatori per migranti, per raggiungere le persone più vulnerabili.
  5. Integrare nuove opportunità terapeutiche (farmaci long acting) più semplici come modalità di somministrazione he possano garantire una migliore aderenza.

Risultati attesi Un approccio proattivo e inclusivo allo screening di HIV e HCV tra gli stranieri può contribuire a:

  • Ridurre il numero di diagnosi tardive, migliorando la prognosi e la qualità della vita dei pazienti.
  • Contenere la diffusione delle infezioni attraverso il trattamento tempestivo.
  • Favorire l’integrazione dei migranti nel sistema sanitario, rafforzando il principio di equità nell’accesso alle cure.

Conclusioni Il corso rappresenta un’opportunità per i professionisti sanitari di acquisire strumenti pratici e conoscenze aggiornate per affrontare le sfide legate alla diagnosi precoce di HIV e HCV tra i migranti. Promuovere lo screening in maniera culturalmente sensibile non solo contribuisce a migliorare gli esiti di salute individuali, ma rafforza anche la salute pubblica, riducendo il peso complessivo delle infezioni e le disuguaglianze sanitarie.

Responsabili Scientifici

Giovanni Cenderello, Direttore SC Malattie Infettive ASL1 Imperiese

Antonio Di Biagio, Professore Associato Clinica Malattie Infettive UNIGE

Relatori e moderatori

Abregal Giancarlo, Direttore Dipartimento Emergenza /Urgenza Asl-1
Olsi Begici, Dirigente Medico Chirurgia Generale ASL-1
Andrea Beltrame, Dirigente Medico SC Malattie Infettive ASL2
Bianca Bruzzone, Responsabile Laboratorio Igiene Ospedale San Martino
Giovanni Cenderello, Direttore SC Malattie Infettive ASL1 Imperiese
Matteo Cerchiaro, Comunità S. Egidio
Antonio Di Biagio, Professore Associato Clinica Malattie Infettive UNIGE
Nicola Forni, Dirigente Medico SC Malattie Infettive ASL1 Imperiese
Ettore Guazzoni, Presidente CRI–Sanremo
Laura Labate, Dirigente Medico SC Malattie Infettive ASL2
Monica Marturano, Dirigente Medico SC Malattie Infettive ASL2
Wanda Morganti, Psicologa Dipartimento Area di Medicina e Geriatria, E.O. Ospedali Galliera
Rachele Pincino, Dirigente Medico SC Malattie Infettive ASL1 Imperiese
Doriano Saracino, Garante diritti persone sottoposte a misure restrittive libertà personale Liguria
Terenzia Simari, Ginecologa Consultriale ASL-1